E’ scientificamente dimostrato che tra intestino e cervello c’è un dialogo costante in entrambi i sensi: i due organi infatti si influenzano vicendevolmente tanto che la salute dell’uno dipende da quella dell’altro e viceversa. Non è un caso, infatti, che siamo soliti definire l’intestino come

05/03/2021

INTESTINO E CERVELLO DIALOGANO ATTRAVERSO LA FLORA BATTERICA INTESTINALE

E’ scientificamente dimostrato che tra intestino e cervello c’è un dialogo costante in entrambi i sensi: i due organi infatti si influenzano vicendevolmente tanto che la salute dell’uno dipende da quella dell’altro e viceversa.

Non è un caso, infatti, che siamo soliti definire l’intestino come il nostro “secondo cervello”.

Ma se è esperienza quotidiana per noi sapere che emozioni forti o stress possono portare a disordini intestinali, come per esempio la paura o la preoccupazione improvvisa può determinare una scarica diarroica, meno noto è il fatto che uno squilibrio nella flora batterica intestinale incida in maniera determinante sui disordini dell’umore e psico-fisici.

Se ci pensiamo bene però, sarebbe più corretto dire che l’intestino è il nostro “primo cervello”: l’embriologia, ossia la scienza che studia i processi di crescita dell’embrione, ci dice che il primo organo che si forma è proprio l’intestino (al 15° giorno di gestazione) sotto forma di “tubo digerente primitivo” da cui parte poi il sistema nervoso vegetativo ossia la parte più “automatica” del sistema nervoso. La priorità vitale dell’embrione è infatti sopravvivere e nutrirsi (stomaco-intestino) non tanto pensare (cervello): non è un caso che il cervello è l’ultimo organo che si sviluppa nel feto.

Questo spiega perché si può affermare che il primo cervello è proprio l’apparato gastro intestinale che registra le emozioni prima che arrivino al cervello vero e proprio.

Infatti, prima di capire con la mente che stiamo provando un certo stato d’animo, già lo stomaco e l’intestino l’hanno vissuto e provato con tutte le manifestazioni annesse: per esempio con un mal di pancia e gonfiori (se l’emozione ci disturba), o un blocco digestivo (se non riusciamo a “mandare giù” quel fatto e quell’emozione).

Un intestino in equilibrio ha effetti benefici (approfondisci) non solo per i processi digestivi, metabolici, per il sistema immunitario, per la pelle ma anche per gli stati emotivi.

Un microbiota sano e vitale è, infatti, condizione imprescindibile per una sana e serena vita psichica.

Ma cerchiamo di capirne il perché da un punto di vista fisiologico.

L’intestino è dotato di un proprio sistema nervoso che si chiama sistema nervoso enterico (plessi di Meissner e Auerbach) costituito da oltre 100 milioni di neuroni che sono in contatto diretto con il cervello centrale attraverso il nervo vago che permette il dialogo e la comunicazione tra i due organi.

Esso è un sistema nervoso con una organizzazione autonoma tanto che se pensassimo di disconnettere tra loro cervello e intestino “tagliando” il nervo vago che li collega, il sistema nervoso enterico continuerebbe a svolger le sue funzioni che sono assicurate non tanto dagli impulsi cerebrali quanto dalla rete nervosa intrinseca che lavora in autonomia.

Il sistema nervoso centrale – cervello – ed il sistema nervoso enterico – intestinoproducono e utilizzano le stesse molecole ossia ormoni e neurotrasmettitori e svolgono entrambi una funzione neuroendocrina collegata: una disfunzione di uno incide sull’altro e viceversa.

Anzi, interessante notare che da un punto di vista anatomico le connessioni (vie di comunicazione) che dall’intestino vanno verso il cervello sono molto più numerose di quelle che fanno il viaggio inverso: questo dimostra che disordini intestinali possono produrre effetti importanti sul cervello centrale.

Una tra le sostanze prodotte sia dal cervello che dall’intestino, e importantissima per la regolazione dell’umore, è la serotonina l’ormone del buonumore, una molecola con il ruolo sia di ormone che di neurotrasmettitore che svolge tantissime funzioni tra cui regolare i movimenti e l’attività digestiva nonchè inviare al cervello segnali positivi di sazietà o negativi come la nausea.

Ebbene la serotonina è prodotta per il 95% da cellule che risiedono nell’intestino che risentono dell’equilibrio della flora batterica intestinale: la disbiosi intestinale, infatti, determina un’iperproduzione di serotonina con conseguente inibizione recettoriale del suo assorbimento anche a livello cerebrale determinando sbalzi d’umore per arrivare fino anche alla depressione.  Una depressione quindi che origina dalla pancia.

Quanto descritto ci conferma ulteriormente, rispetto a quanto visto negli articoli precedenti, la centralità del microbiota e dell’equilibrio intestinale per il nostro benessere e per mantenerci in salute. Già Ippocrate, padre della medicina moderna, 2400 anni fa si espresse così: “tutte le malattie hanno origine nell’intestino“.

Stile di vita, scelte nutrizionali, di associazione degli alimenti e di qualità del cibo la fanno da padrone nel mantenere l’eubiosi, con l’attenzione di utilizzare periodicamente integratori di probiotici, prebiotici, fitocomplessi vegetali e di psicobiotici, seguendo la consulenza del naturopata esperto in eco sistema intestinale.

A tal riguardo, ultime ricerche hanno permesso di mettere a punto una nuova generazione di probiotici gli PSICOBIOTICI composti da ceppi batterici che, influendo positivamente sulla psiche e sull’umore sono in grado di intervenire sui disturbi cognitivi e mentali, anche in associazione a farmaci. Da quanto emerge dagli attuali studi scientifici tra i probiotici che sembrano avere degli importanti effetti sul sistema nervoso centrale ci sono il: Lactobacillus Rhamnosus, Lactobacillus Casei ceppo Shirota, Lactobacillus Helveticus, Bifidobacterium Longum. La ricerca scientifica in merito è recente ed ancora in atto: la comprensione dei meccanismi attraverso i quali il microbiota intestinale influenza il nostro comportamento rappresenta una grande sfida per il futuro.

La conoscenza di come funziona il nostro organismo crea consapevolezza, la consapevolezza è la base per intraprendere scelte di vita rinnovate, per la nostra salute.

Fonti:

Bottaccioli, F., “Psiconeuro Endocrino Immunologia (PNEI)”, Ed. Red, Milano, 2018.

www.microbiologiaitalia.it

Nel prossimo appuntamento parleremo di Come opera il naturopata per il riequilibrio del microbiota

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