Abbiamo ampiamente approfondito il concetto di come il rapporto tra la nostra salute psico fisica e l’equilibrio intestinale sia molto intimo dipendendo, infatti, il nostro benessere dalla composizione qualitativa e quantitativa della flora batterica intestinale. Al giorno d’oggi è alquanto difficile essere in eubiosi
12/03/2021
COME OPERA IL NATUROPATA PER IL RIEQUILIBRIO DEL MICROBIOTA
Abbiamo ampiamente approfondito il concetto di come il rapporto tra la nostra salute psico fisica e l’equilibrio intestinale sia molto intimo dipendendo, infatti, il nostro benessere dalla composizione qualitativa e quantitativa della flora batterica intestinale.
Al giorno d’oggi è alquanto difficile essere in eubiosi intestinale (equilibrio) a causa di:
- stile di vita: stress, emozioni forti, ritmi veloci, scarso tempo dedicato al relax e a sé stessi,
- scelte alimentari errate: bassa qualità degli alimenti in termini nutrizionali, presenza di additivi, coloranti, chimica in generale, errate associazioni alimentari, ipernutrizione, eccesso di carboidrati raffinati e zuccheri o eccesso di proteine animali,
- sedentarietà: non dedicare quotidianamente un po’ di tempo per l’attività fisica possibilmente all’aria aperta,
- eccesso nell’uso di farmaci,
- inquinamento ambientale ed eccesso di sostanze tossiche inalate ed ingerite,
- pensieri negativi che inevitabilmente incidono sui processi biochimici abbassando la nostra energia vitale di recupero e di autoguarigione.
Le conseguenze del mancato equilibrio intestinale si riconoscono dai sintomi che è importante imparare a “leggere”. Alcuni sintomi sono direttamente imputabili allo squilibrio gastro intestinale come ad esempio: gonfiore, meteorismo, diarrea, stipsi, candida, cistiti, micosi, bruciori di stomaco, gastriti, ulcere. Altri sintomi invece sono “molto lontani” dall’apparato gastro intestinale e apparentemente non riconducibili ad una disbiosi come ad esempio: ritenzione idrica, cellulite e gonfiore, problematiche di pelle come acne, dermatiti atopiche, sensibilizzazione topica, allergie e intolleranze alimentari, dolori addominali ma anche mal di schiena, mal di testa, scarsa concentrazione, umore altalenante e forme depressive, stanchezza cronica.
Ma abbiamo anche visto che il microbiota evolve nel tempo in un continuo dinamismo: esso può peggiorare perdendo il suo stato di omeostasi per arrivare alla disbiosi, ma può anche migliorare e ritornare sano riportando equilibrio a tutto il nostro organismo.
Pertanto, tutto dipende dalla nostra consapevolezza e volontà di cambiare mettendo in atto tutte le azioni necessarie per “invertire la rotta”: se si vuole, si può.
Il Naturopata esperto in ecosistema intestinale può essere una figura professionale di grande aiuto in questo processo di cambiamento, è colui che può accompagnarti nel percorso di riequilibrio e verso un ritrovato benessere.
Gli strumenti di cui il Naturopata si avvale per “leggere e fare una fotografia” dello stato di equilibrio/squilibrio intestinale della persona sono:
- il colloquio,
- tecniche manuali come la riflessologia plantare,
- la lettura dell’iride.
L’obiettivo è classificare il livello di disbiosi in atto che può essere assente, basso, medio, alto, in quanto ciascun livello prevede un intervento mirato con modalità e prodotti differenziati.
Va da sé che ogni intervento di riequilibrio deve essere sempre personalizzato: in naturopatia, in particolare, non esistono protocolli rigidi ma “piste di ragionamento” che aiutano il professionista a collocare la persona che a lui si affida, nel giusto programma di intervento da personalizzare.
Il colloquio è un momento importantissimo, durante il quale il Naturopata dedica tutto il tempo necessario, durante il quale la persona esprime i sintomi e il perché della venuta, descrive il suo stile di vita e le abitudini alimentari, i fatti e gli elementi che ritiene utile presentare, manifesta le sue emozioni, desideri, paure che sono importantissime perché l’intervento del Naturopata è sempre olistico in quanto legge unitariamente corpo-mente-anima come elementi correlati che si influenzano a vicenda.
E’ importante capire inoltre se ci sono disfunzioni o malattie diagnosticate, farmaci assunti al fine di inquadrare in maniera corretta la situazione
La riflessologia plantare è sia strumento di “lettura e diagnosi” del sintomo che di riequilibrio energetico dell’intestino: ogni organo è riflesso nella pianta del piede pertanto premendo sull’area riflessa dell’intestino il Naturopata riflessologo riesce a capire se esiste disbiosi e se essa è di tipo fermentativo o putrefattivo, se dipende da cattiva digestione e/o da altre disfunzioni, quanto incide per esempio l’asse dello stress o altri fattori ed è in grado altresì con il massaggio, di modulare l’energia dell’organo per riportarlo in equilibrio.
L’iride è la parte colorata dell’occhio: con la lettura delle forme, dei colori, dei segni particolari, il naturopata iridologo conferma e acquisisce ulteriori elementi rispetto a quanto già rilevato con il colloquio e la seduta di riflessologia plantare. Nell’iride, come nella pianta del piede, sono riflessi tutti gli organi del corpo, attraverso di essa è possibile identificare se ci sono squilibri energetici che determinano varie sintomatologie. La porzione di iride che circonda la pupilla è la zona dello stomaco all’esterno della quale si colloca la zona intestinale. Se ne osserva il colore, la tonalità chiara o scura, la forma introflessa o estroflessa, la presenza di eventuali piccole macchie per definire se ci sono problematiche digestive e poi intestinali, se c’è disbiosi, se essa è imputabile ad un eccesso di carboidrati piuttosto che di proteine.
In base al tipo di disbiosi identificata, il Naturopata decide se intervenire solo con consigli a correzione dell’alimentazione e dello stile di vita o se procedere anche con il trattamento per il riequilibrio intestinale che si compone di 3 fasi:
- la pulizia e disinfezione,
- il reimpianto della microflora,
- la riparazione della parete intestinale.
La prima fase di pulizia e disinfezione è importantissima in quanto se prima non si elimina la flora patogena non si riuscirà ad effettuare un corretto reimpianto della flora batterica buona. Per usare una similitudine è come effettuare le “pulizie di primavera”: non è sufficiente spolverare ed aprire le finestre, dovremo rinfrescare l’ambiente effettuando pulizie più profonde. Vengono utilizzati prodotti specifici a base di oli essenziali antisettici e battericidi, sali minerali, batteri o lieviti “specializzati nella pulizia” come ad esempio il Saccaromyces Boulardi, fitocomplessi naturali. La scelta del tipo di prodotto è sempre accurata e in funzione del livello di disbiosi, della costituzione della persona e del livello energetico con cui sta vivendo.
Con la fase di reimpianto si prevede la somministrazione di probiotici e prebiotici (approfondisci) che andranno a colonizzare gli spazi della mucosa intestinale liberati dalla flora batterica cattiva eliminata durante la prima fase. La scelta dei prodotti sarà in funzione del tratto gastro intestinale in squilibrio (ogni parte è popolata da ceppi batterici diversi), del tipo di disbiosi rilevata e dell’età della persona (in età avanzata, per esempio, le popolazioni batteriche dei Bifidi tendono a ridursi significativamente).
L’ultima fase prevede la riparazione della mucosa intestinale per eccessiva permeabilità che crea la “sindrome dell’intestino gocciolante” la leaky gut (approfondisci), utilizzando vitamine, oligoelementi, amminoacidi specifici come la glutammina o fitocomplessi e integratori naturali a base, per esempio, di alga klamath.
Occorre tuttavia ricordare che questi interventi condurranno a scarsi benefici se non si correggeranno anche le cause scatenanti della disbiosi ossia lo stile di vita, i livelli di stress, il tipo di alimentazione, l’attività fisica.
La riconquista della salute e del benessere passa sempre attraverso una scelta e l’impegno a cambiare, mettendo in atto azioni specifiche, solo così i risultati saranno duraturi e sostenibili.
Ricorrere invece alla “pillola chimica” (anche quando non strettamente necessario) significa scegliere la strada più veloce che mette a tacere il sintomo ma che non agisce sulla causa, la quale si ripresenterà magari in tempi successivi, con manifestazioni diverse e forse ben più gravi.
La prossima settimana ti inviterò a partecipare al SALOTTINO DI NATUROPATIA: il nuovo ciclo di eventi che realizzerò sia on line che in presenza. Nel primo salottino parleremo della figura professionale del Naturopata: chi è, come opera, perché e quando chiederne il suo supporto.
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