Il CORPO è la nostra perfetta “navicella spaziale” che abbiamo ricevuto in dono nascendo in questa terra: un insieme di molecole ed energia programmato per consentirci di vivere sulla terra per molti anni, di crescere, imparare, lavorare, muoverci, sognare, interagire, emozionarci (…)
16 Maggio 2024
ARMONIA CORPO MENTE CUORE: RIFLESSIONI DI UNA NATUROPATA (Parte 4 IL CORPO)
Il CORPO è la nostra perfetta “navicella spaziale” che abbiamo ricevuto in dono nascendo in questa terra: un insieme di molecole ed energia programmato per consentirci di vivere sulla terra per molti anni, di crescere, imparare, lavorare, muoverci, sognare, interagire, emozionarci.
Un Dono immenso e perfetto, magico e meraviglioso: il miracolo della Vita, un corpo perfetto armonioso e una mente lucida e amorevole il più a lungo possibile, per tutto il tempo che ci è dato di vivere.
Perché non siamo più così? Cosa ci ha allontanato da questo sapere perfetto che ci ha portato in disarmonia, squilibrio e malattia?
Nella triade olistica CORPO-MENTE-CUORE, il CORPO ne rappresenta una parte determinante: la salute del CORPO influenza enormemente la salute di mente e cuore e ne è condizione necessaria anche se non sufficiente.
L’epigenetica ci dice che i fattori ambientali incidono all’80% sull’espressione del nostro DNA e tra i fattori ambientali certamente il CIBO e il nostro STILE NUTRIZIONALE riveste un’importanza direi primaria sulla salute del CORPO e direttamente sulla salute della MENTE. Il cibo infatti attiva un complesso di processi biochimici che influenzano il funzionamento del cervello e della mente, ma non solo.
Il cibo quotidiano, per mantenerci in salute, forza e vitalità deve fornirci il giusto apporto di micronutrienti (vitamine, minerali, composti organici) e macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e deve conservare e promuovere la salute del cervello, degli ormoni, dell’intestino e del sistema immunitario rallentando l’infiammazione che è il modo il cui l’invecchiamento si esprime nel corpo ed è la causa prima di tutte le malattie odierne non trasmissibili.
L’infiammazione è diventata oggi un’emergenza globale che accelera il processo di deterioramento fisico e cerebrale e trova la sua causa primaria nel sistematico squilibrio dell’assunzione dei macronutrienti con uno sbilanciamento importante a favore di carboidrati e zuccheri ed una diminuzione delle proteine e dei grassi (diventati pochi e di qualità assai scadente) (10).
Possiamo immaginare l’infiammazione come un meccanismo naturale previsto dal nostro “manuale di funzionamento”, una “modalità di emergenza” che il nostro corpo attiva ogni qualvolta si trova sotto attacco e in difficoltà che, per agire con efficacia ed efficienza, sequestra energia da tutti gli altri sistemi organici che, per questo, vengono rallentati.
I sistemi metabolico, ormonale, immunitario, nervoso, riproduttivo vengono rallentati tuttavia il corpo sa che, se si tratta di un breve periodo, può sopravvivere comunque (infiammazione acuta).
Oggi, purtroppo, causa lo stile di vita scorretto (alimentazione, stress, inquinamento, scarso movimento …), il nostro sistema di emergenza è continuamente attivato ossia il processo di infiammazione è sempre presente in modalità di basso grado – low grade inflammation – e ci accorgiamo della sua presenza troppo tardi quando i sintomi di malessere e squilibrio cominciano ad essere molto importanti e verso la malattia conclamata.
Le variabili su cui, da subito, possiamo agire sono: l’alimentazione, il movimento, lo stress.
Se ne siamo consapevoli.
Che significa, prima di tutto, capire di cosa stiamo parlando.
Per poi agire di conseguenza.
La variabile più importante è l’ALIMENTAZIONE.
Le abitudini di vita che più di tutte danneggiano i sistemi vitali e li mandano in blocco sono: il consumo massiccio di zuccheri e carboidrati (ad ogni ora del giorno e di pessima qualità), l’aver soppiantato l’uso dei grassi sani con oli di semi industriali e di pessima qualità, il dilagare di dolcificanti artificiali ricchi anche di fruttosio, il cibo spazzatura e la cronica carenza di vegetali freschi, grassi sani e proteine di alta qualità.
L’abuso di zucchero e di carboidrati raffinati e di cattiva qualità che caratterizza questi ultimi decenni è causato dalla dipendenza cerebrale che esso determina: attraverso il processo biochimico che lo zucchero determina sul cervello con la produzione di specifici neurotrasmettitori.
Il cervello è una macchina programmata alla perfezione, con risposte chimiche immediate collegate a ciò che mangiamo, automatiche e fuori del nostro controllo. Si creano catene di reazioni di piacere, gratificazione ed emozione che ci orientano verso il consumo di determinati cibi, tra cui zuccheri e carboidrati (ma non solo). Il neurotrasmettitore che viene prodotto dal cervello collegato alle sensazioni di piacere è la dopamina che colpisce immediatamente le aree del piacere che sono le stesse aree sensibili agli oppiacei, esse rispondono rilasciando endorfine che hanno effetto simile agli oppiacei: ci rendono rilassati, felici, diminuiscono lo stress aumentando una sensazione positiva e piacevole. Quando nel cervello si è creata questa “associazione” zucchero-carboidrato-piacevolezza, il gioco e fatto: si è creata la dipendenza che attiva un circolo vizioso e uno stato infiammatorio neuronale.
In questa sede non si approfondiscono le molteplici e gravi altre conseguenze dell’infiammazione di basso grado, ci si sofferma su questo primo punto relativo alla dipendenza cerebrale da zuccheri e carboidrati che è sufficiente per spiegare lo stato di continua stanchezza che proviamo durante la giornata (a causa dei picchi insulinici), della demotivazione, dello scarso focus e deconcentrazione sulle attività quotidiane.
Quando la MENTE ed il cervello vengono continuamente bombardati da queste sostanze ed emozioni lo squilibrio del suo funzionamento incide enormemente sull’armonia della triade CORPO-MENTE-CUORE, sulla nostra capacità di immaginazione, di sentire, di vivere intensamente e senza dipendenze, di creare la realtà che veramente desideriamo e che porta alla realizzazione della nostra anima.
La prima cosa è interrompere le dipendenze con tutti i cibi che creano infiammazione nel nostro corpo e ne rallentano la funzionalità. Dagli studi e ricerche che ho effettuato e dall’esperienza personale e professionale posso affermare che lo stile alimentare che più ci orienta verso questo obiettivo e che ci permette di riequilibrare la deriva verso cui ci stiamo dirigendo è l’alimentazione chetogenica nutrizionale. E le più aggiornate ricerche scientifiche internazionali lo stanno dimostrando.
Un’alimentazione chetogenica nutrizionale prevede: l’eliminazione degli zuccheri, l’abbassamento notevole dei carboidrati, l’aumento dei grassi sani (saturi e polinsaturi), l’aumento dell’assunzione di vegetali freschi e di qualità (da cui si ricavano i carboidrati), l’assunzione quotidiana di proteine di alta qualità secondo il fabbisogno individuale. Non ci deve essere posto per cibi industriali, cibi processati, cibi spazzatura e cibi infiammanti in generale.
La chiave sta nel cambio di carburante: dal glucosio (carburante dell’alimentazione standard che eccede in zuccheri e carboidrati) al grasso sano e di altissima qualità. Solo quando il metabolismo compie questo shifting metabolico utilizzando i chetoni, derivanti dai grassi, come molecole energetiche, si avvia il riequilibrio di riduzione ed eliminazione dell’infiammazione sistemica, la “ripartenza” dei sistemi da essa rallentati ossia il sistema metabolico, ormonale, neurologico, immunitario.
I grassi rappresentano un costituente essenziale dei nostri tessuti: basti pensare che il cervello è costituito dai grassi e che la membrana plasmatica cellulare è composta da grassi, solo per citare i due più importanti. Se si assumono grassi sani e di qualità in quantità corrette si mantiene la funzionalità neuronale e della membrana cellulare che è indispensabile per tutti i processi biochimici.
La membrana cellulare può essere definita il cervello della cellula in quanto riceve informazioni dall’ambiente esterno che, elaborate, trasmettono adeguati segnali all’area intracellulare: la corretta composizione della membrana cellulare influenza, pertanto, il funzionamento della cellula stessa in quanto determina la corretta o scorretta trasmissione dei segnali dall’esterno all’interno. La struttura della membrana cellulare può essere definita a “mosaico fluido” in quanto è costituita da un doppio strato di molecole di fosfolipidi rappresentati da grassi polinsaturi Omega 3 e Omega 6 e da grassi saturi come, per esempio, il colesterolo che rendono la struttura più robusta ed elastica (2).
La branca odierna della medicina molecolare che studia tali aspetti si chiama lipidomica di membrana e si pone l’obiettivo di studiare la composizione dei grassi di membrana che è dinamica nel tempo, per garantire la migliore funzionalità della cellula e quindi il benessere per la persona: alterazioni della membrana biologica, infatti, sono collegate ad infiammazione di basso grado, rischio di degenerazione e cancerogenesi, alterato controllo della proliferazione cellulare (2).
Sembra strano, ma ripensare la nostra alimentazione, anche con l’aiuto di un professionista, che riequilibri i nutrienti di cui effettivamente necessitiamo rispetto al nostro stile di vita e allo stato di salute, reintroducendo i macronutrienti sino ad oggi erroneamente demonizzati dalla medicina moderna quali i grassi sani ma anche le proteine in giusta quantità, è una delle vie prioritarie da percorrere per riportare in equilibrio il CORPO e di conseguenza la MENTE ed il CUORE che saranno liberi di esprimere pensieri ed emozioni privi di limitazioni e dipendenze.
Per concludere, in medicina energetica la guarigione olistica non riduce l’uomo ai suoi singoli elementi o a problemi isolati (specializzazione), ma abbraccia CORPO, MENTE, CUORE in egual misura. E’ un complesso processo che inizia dalla ricerca delle cause nell’interazione tra CORPO, MENTE, CUORE per arrivare a stimolare efficacemente l’energia vitale a fluire in maniera armonica nell’organismo umano e, attraverso di esso, con il cielo e la terra. L’uomo, infatti, secondo la medicina tradizionale cinese, è visto come un “ago” che congiunge il cielo con la terra in un asse immaginario secondo cui l’energia fluisce dal cielo, nell’uomo, alla terra, per poi ritornare dalla terra, nell’uomo, al cielo in un flusso continuo, armonioso e vitale.
L’azione del Naturopata e Riflessologo Plantare tende a raggiungere questo ambizioso obiettivo: il riequilibrio di CORPO, MENTE, CUORE per riattivare la forza innata di autoguarigione dell’organismo, anche avvalendosi dell’eventuale collaborazione con altri professionisti nella relazione d’aiuto.
Sono fiera di aver intrapreso questo percorso, seguendo una via decisamente tortuosa, ma che mi sta conducendo alla realizzazione di ciò che la mia Anima mi chiede.
Con umiltà e gratitudine all’Universo e alla Luce.
Sempre.
Fonti:
(2) Ferreri, Il profilo lipidico di membrana cellulare: un approccio molecolare applicato alla salute umana, Webinar RTB IppocrateOrg, 8 luglio 2022
(10) SAUTON Academy, Coaching nutrizionale, Materiali Didattici, 2022
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