Tutti gli studi scientifici oramai concordano nel sostenere che salute e malattia siano associati a specifiche composizioni di ceppi batterici intestinali.
Il nostro intestino, infatti, è popolato da innumerevoli specie batteriche che costituiscono il microbiota intestinale, esse determinano il nostro stato di salute nella misura in cui sono presenti: in quantità sufficiente per ciascun ceppo (ampiezza)
14/01/2021
PERCHÉ UN INTESTINO IN EQUILIBRIO CI MANTIENE IN SALUTE?
Tutti gli studi scientifici oramai concordano nel sostenere che salute e malattia siano associati a specifiche composizioni di ceppi batterici intestinali.
Il nostro intestino, infatti, è popolato da innumerevoli specie batteriche che costituiscono il microbiota intestinale, esse determinano il nostro stato di salute nella misura in cui sono presenti: in quantità sufficiente per ciascun ceppo (ampiezza) e in molteplici tipologie di ceppi (variabilità).
In una persona sana l’intestino è come una foresta tropicale ricca di vita in quanto popolata da batteri, funghi, lieviti, protozoi, virus in costante lotta tra loro per la sopravvivenza.
Solo nell’intestino vive un numero di microrganismi dieci volte superiore il numero di cellule del nostro intero organismo ed il peso di questa biomassa è di circa in 1,5-2 kg.
Inoltre, se mettessimo in fila tutti i batteri che popolano il nostro intestino potrebbero percorrere 2,5 volte il giro della Terra.
Per semplificare possiamo suddividere questa enorme popolazione in buona e cattiva: entrambe devono coesistere ma la buona deve prevalere sulla cattiva.
La flora batterica quindi è lo specchio della salute e la sua composizione dipende da come ci alimentiamo e dal nostro stile di vita.
ALIMENTAZIONE
I batteri buoni si nutrono di zuccheri della frutta e fibre vegetali, di legumi e cereali integrali, di alimenti fermentati come yogurt naturale e kefir, i batteri cattivi patogeni si nutrono di proteine, grassi idrogenati, zuccheri e amidi raffinati, cibi industriali ricchi di conservanti e di sale, alcool. Ne deriva che attraverso la nostra alimentazione possiamo influire sul tipo di flora batterica prevalente.
STILE DI VITA
Lo stress, la sedentarietà e il poco movimento fisico, l’inquinamento nonchè l’uso eccessivo di farmaci spostano l’equilibrio verso una flora batterica cattiva.
Quando prevale la flora batterica cattiva sulla buona si determina uno stato di disbiosi ossia di squilibrio, quando invece prevale la flora batterica buona si è in equilibrio ossia in eubiosi.
Riuscire a mantenere il nostro intestino in eubiosi permette di mantenerci in salute in quanto:
- i villi intestinali ASSORBONO CORRETTAMENTE LE SOSTANZE NUTRITIVE che assumiamo con l’alimentazione, esse entrano nel circolo sanguigno raggiungendo tutte le cellule che producono l’energia necessaria per gli organi e per svolgere le attività psico-fisiche quotidiane, permettendo quindi di mantenerci in una buona forma fisica;
- la MUCOSA INTESTINALE RIMANE INTEGRA in quanto protetta dai ceppi buoni che su di essa vi soggiornano, evitando la sindrome dell’intestino percolante (bucato) che crea fenomeni di intolleranze ed allergie da alimenti e da allergeni ambientali,
- le CELLULE DEL SISTEMA IMMUNITARIO, che risiedono nell’intestino per circa il 70% del totale, rimangono efficienti ed attive in grado cioè di svolgere il loro importantissimo ruolo di sentinelle e di barriera contro virus e batteri che vengono così neutralizzati prima di attivare forme influenzali, virali o batteriche;
- il CERVELLO riceve gli input corretti dai neurotrasmettitori quali ad esempio: serotonina, melatonina ed altri ormoni con valenza di neurotrasmettitori, che vengono prodotti proprio dalla flora batterica buona, evitando alterazioni di umore e forme depressive indotte invece dalla flora batterica cattiva;
- i batteri buoni producono ACIDO FOLICO E LE ALTRE VITAMINE DEL GRUPPO B che sono essenziali e necessarie per moltissimi processi biochimici in quanto producono energia per tutte le cellule,
- i batteri buoni producono la VITAMINA K2 che sostiene la salute dell’apparato cardiovascolare e delle ossa in quanto, insieme alla Vitamina D, favorisce l’assorbimento del calcio nelle ossa, mantiene elastiche le arterie ed elimina i depositi di calcio nelle articolazioni e nei tessuti molli prevenendo, quindi, fenomeni di osteoartrosi e di aterosclerosi.
- la PELLE mantiene la sua integrità e funzionalità senza manifestare dermatiti atopiche, dal momento che essa è in diretto collegamento con l’intestino. Quando infatti l’intestino è in squilibrio e produce troppe tossine la pelle subentra in suo aiuto come “emuntore secondario” espellendo le tossine in eccesso che possono determinare le tipiche dermatiti atopiche in forma seborroica o secca.
Dobbiamo pertanto considerare l’intestino e la flora batterica che lo compone come un sistema, un organo vero e proprio di importanza centrale, non un semplice ammasso di cellule indistinte, quanto invece un’organizzazione evoluta di microrganismi che, se messi nella condizione di vivere e comunicare correttamente tra loro, costituiscono la fonte della nostra salute.
Il Naturopata, attraverso il colloquio e l’osservazione, individua le correlazioni tra i sintomi (spesso anche molto lontani e apparentemente non collegati con l’intestino) ed il microbiota intestinale, consigliando probiotici, prebiotici, rimedi naturali, tecniche manuali e correzioni allo stile di vita ed alimentare che ripristinano l’eubiosi ponendo le basi per un ritrovato benessere.
Nel prossimo appuntamento parleremo di Come riconoscere l’intestino in disbiosi.
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