Ho recentemente partecipato ad un interessante convegno, per “addetti ai lavori”, sull’INFERTILITA’ che ha presentato le nuove frontiere di ricerca sul tema, considerato che il fenomeno delle coppie che non riescono ad avere figli è, oggi più che mai, dilagante soprattutto per i numerosissimi casi che la medicina definisce di infertilità “sine causa”.

Giugno 2022

LE “RADICI” CHE NUTRONO LA FERTILITA’

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Ho recentemente partecipato ad un interessante convegno, per “addetti ai lavori”, sull’INFERTILITA’ che ha presentato le nuove frontiere di ricerca sul tema, considerato che il fenomeno delle coppie che non riescono ad avere figli è, oggi più che mai, dilagante soprattutto per i numerosissimi casi che la medicina definisce di infertilità “sine causa”.

Mediamente solo il 30% delle coppie che si rivolgono ad un centro di fecondazione assistita riesce a coronare il proprio sogno di diventare genitore: nonostante i gameti impiantati nell’utero siano i migliori, perché selezionati, la percentuale di insuccesso è altissima.

Ciò significa che i fattori che intervengono sono anche altri e sono fattori che, di fatto, fanno la differenza.

Inoltre, secondo l’ESRE (European Society of Human Reproduction and Embryology) solo il 30% dei maschi europei ha una qualità ottimale degli spermatozoi in termini di vitalità e numerosità: gli spermatozoi sono considerati lo “specchio dell’ambiente” ossia un biomarker, un indicatore dell’infiammazione sistemica, dell’inquinamento e dello stile di vita non sano.

E’ una percentuale bassissima che ci dice che sempre più stiamo perdendo la capacità innata di generare Vita.

E’ da tale considerazione che gli scienziati sono partiti per indagare quali sono gli “altri fattori” determinanti che sembrerebbero sfuggire all’attenzione e che appartengono tutti al grande tema, a me molto caro, dello STILE DI VITA e dell’INQUINAMENTO.

Ne emerge con chiarezza che il problema dell’infertilità è riconducibile ad un fenomeno complesso, determinato da moltissime variabili e fattori che si influenzano a vicenda e che per questo motivo deve essere studiato con un APPROCCIO SISTEMICO e non semplicemente con approccio meccanicistico lineare di causa-effetto.

La nascita di una Vita, infatti, è il risultato alchemico di un meraviglioso atto d’amore tra l’uomo e la donna e l’Universo, che mette in gioco non solo aspetti fisici ma anche spirituali e “animici” che sfuggono al nostro controllo, ma che in qualche modo possiamo favorire con le nostre scelte di vita, con il nostro quotidiano modo di pensare e di vivere le relazioni e le emozioni.

Tutto ciò crea le premesse, il giusto humus, la culla, per ospitare il miracolo della Vita.

Sembrerà strano, ma gli studi scientifici ci dicono che la nostra capacità di procreare è stata potenziata o depotenziata già nel periodo della gravidanza di nostra madre e dei nostri primi mesi di vita, risentendo di come ha vissuto e delle emozioni che ha provato la nostra mamma.

Il periodo dei nove mesi di gravidanza e dei primi 6 mesi di vita, il cosiddetto periodo (-9 +6), è infatti un periodo molto importante in cui l’epigenetica (cioè l’influenza dell’ambiente e dello stile di vita) gioca un ruolo determinante nel determinare la nostra “forza procreativa”, un ruolo che la scienza definisce più impattante rispetto alle caratteristiche genetiche ereditate.

L’epigenetica continua a manifestare la sua incidenza sulla capacità di procreare, durate tutta la crescita: sia nel periodo dell’adolescenza che dell’adultità. Ecco che è importantissimo conoscere su quali aspetti porre attenzione per “nutrire” il nostro terreno fisico ed emozionale affinchè diventi ospitale e capace di essere portatore della Vita.

La scienza identifica i seguenti fattori incidenti sulla fertilità:

TOSSINE PRESENTI NEL NOSTRO ORGANISMO

L’embrione pare non essere in grado di insediarsi nella mucosa dell’utero se ci sono tossine ivi parcheggiate in quanto non correttamente drenate ed espulse dal nostro organismo per il sovraccarico degli organi emuntori. Un alto tasso di acidosi metabolica (è l’indicatore dell’eccesso di tossine) infatti, impedisce il passaggio di informazioni tra le cellule del tessuto connettivo e l’embrione.

Dedicare almeno due volte all’anno un periodo per un corretto detox dell’organismo è fondamentale per favorire i corretti processi fisiologici.

STRESS CRONICO

Lo stress cronico (distress) con cui viviamo determina una sovrapproduzione ormonale di cortisolo che si origina dal DHEA che è la medesima “materia prima” da cui originano gli ormoni sessuali. Quindi più cortisolo viene prodotto per gestire lo stress, meno testosterone ed estrogeni vengono prodotti dal nostro organismo, in quanto il DHEA viene letteralmente “sequestrato” dal cortisolo. Meno DHEA, meno ormoni sessuali, maggiore infertilità.

Avere cura dei corretti ritmi di vita, dedicarsi alla giusta attività fisica quotidiana (non in eccesso), dedicarsi a pratiche di meditazione o yoga o rilassamento, dedicare del tempo per sé, è un ottimo investimento per la qualità della nostra vita e dei nostri futuri figli.

INFIAMMAZIONE DI BASSO GRADO (approfondisci cliccando qui) e (approfondisci cliccando qui)

Se il nostro corpo è infiammato, l’eccesso di interleuchine pro-infiammatorie impedirebbe all’embrione di insediarsi nell’utero.

L’alimentazione gioca un ruolo determinante nell’attivare o nel potenziare il livello infiammatorio di basso grado: è importante che ciascuno capisca quali sono i cibi che lo disturbano e determinano intolleranze.

INQUINAMENTO AMBIENTALE

Tutti i tossici ambientali incidono pesantemente sulla fertilità in quanto costituiscono INTERFERENTI ENDOCRINI ossia molecole che si agganciano ai recettori per gli ormoni presenti nella membrana delle cellule impedendo agli ormoni stessi di agganciarsi e “mimando” il loro ruolo in attivazione o disattivazione eccessiva delle funzioni degli organi. Sono moltissime le sostanze definite interferenti endocrini: pesticidi, diossina, metalli pesanti, bisfenolo, ftalati, bha, bht e molti altri, presenti nelle lattine, nella plastica, nei prodotti per l’igiene personale e la cosmesi, nella frutta e verdura da coltivazioni intensive, ecc…

Effettuare gli acquisti dei prodotti con conoscenza e consapevolezza è la strada per sopravvivere a questo dedalo.

SQUILIBRIO INTESTINALE DELL’ESTROBOLOMA

Stress cronico ed alimentazione scorretta sbilanciano i ceppi di batteri intestinali a favore dei ceppi patogeni a causa dei processi di fermentazione e di putrefazione. Nello specifico l’estroboloma ossia i ceppi batterici che trasformano e attivano gli estrogeni, viene ad essere alterato influenzando l’attività degli estrogeni a sfavore della fertilità.

Curare la giusta alimentazione e ridurre lo stress cronico sono le due leve principali per mantenere un sano estroboloma.

CARENZA DI VITAMINA D

La vitamina D ha moltissime funzioni tra cui quella di favorire la follicogenesi ossia la formazione del follicolo e quindi della cellula uovo, oltre che dello spermatozoo.

Quindi via libera alla vita all’aria aperta, quanto più è possibile, anche per i nostri bambini e adolescenti, e attenzione alla giusta integrazione di Vitamina D durante tutto l’inverno.

CARENZA DI MELATONINA

La melatonina definito “l’ormone del sonno” in quanto è prodotto in quantità di notte e quando si riposa in maniera profonda, è un potente antiossidante che protegge l’ovocita dall’ossidazione e dai processi di invecchiamento.

Ne deriva che se curiamo il sonno, dedicando le giuste ore per notte e spegnendo qualche ora prima di coricarsi tutti i devices (telefoni, cellulari, Pc, Tv…), la melatonina favorirà anche la fertilità.

ALIMENTAZIONE E IPERGLICEMIA (approfondisci cliccando qui)

L’eccesso di zuccheri e carboidrati dell’alimentazione moderna, per un processo biochimico, produce gli AGEs ossia i prodotti della glicazione che altro non sono che proteine e lipidi ossidati e “caramellizzati” irrigiditi e quindi incapaci di svolgere le funzioni per cui sono preposti. Il risultato è l’indurimento dei tessuti, del collagene, delle membrane cellulari che interferisce, per esempio, con la capacità dei gameti di fondersi per la fecondazione.

Eliminare gli zuccheri e ridurre i carboidrati privilegiando quelli “buoni e sani” costituisce la strada maestra.

QUALITA’ DEI CIBI E BILANCIAMENTO DEI MACRONUTRIENTI

La scelta di cibi di qualità, freschi e non lavorati, provenienti da colture e allevamenti familiari o controllati (non intensivi), di stagione, possibilmente biologici o almeno a chilometro zero insieme al giusto equilibrio tra i macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi) sono la chiave non solo per avere la giusta energia per la quotidianità, ma anche per creare le giuste condizioni per la fertilità.

Sono molti i fronti su cui lavorare …. ma non temere: la fisiologia ci insegna che generalmente i processi non sono irreversibili: se fino ad oggi non abbiamo mai considerato questi aspetti perché non li conoscevamo o perché non ci interessavano, non significa che non si possa recuperare SCEGLIENDO DA ORA di apportare dei cambiamenti al nostro stile di vita.

Non è mai troppo tardi!.

Ciò che conta è la consapevolezza e le scelte che decidiamo di fare da oggi in poi per noi, ma anche per i nostri figli educandoli al “come e cosa si mangia, come si dorme, come si gestisce il tempo” in quanto le basi della fertilità si pongono, come abbiamo visto, durante la gravidanza, nei primi mesi di vita ma anche e soprattutto durante l’adolescenza.

Il Naturopata è la figura professionale che ha la mission di accompagnare le persone alla revisione del proprio stile di vita che riporti l’equilibrio armonico a corpo, mente ed emozioni per il benessere proprio, della propria famiglia e dei propri figli attuali e futuri.

Fonti:

AA.VV, “Infertilità e stress sistemico”, Convegno Laboratori Legren, Materiali di lavoro, Maggio 2022

“Conosci, riduci, previeni gli interferenti endocrini: decalogo per il cittadino”, Ministero dell’Ambiente, 2014

“Piano Nazionale per la Fertilità”, Ministero della Salute

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