I suggerimenti dei nostri anziani derivanti dalla cultura e saggezza popolare che spesso non riteniamo degni di nota perché scontati o perché – pensiamo – la scienza ha fatto “passi da gigante”, in realtà sono scrigni di verità e veri segreti per la salute e la longevità.

13/11/2021

VITALITA’ E LONGEVITA’ DIPENDONO DALLA DIGESTIONE

I suggerimenti dei nostri anziani derivanti dalla cultura e saggezza popolare, che spesso non riteniamo degni di nota perché scontati o perché – pensiamo – la scienza ha fatto “passi da gigante”, in realtà sono scrigni di verità e veri segreti per la salute e la longevità.

Quanto più mi addentro nello studio e approfondisco tematiche legate alla prevenzione, alla salute e al benessere, tanto più penso che, se avessi ascoltato gli insegnamenti di mia madre e di mia nonna, forse ci sarei arrivata prima.

E’ pur vero però, che ciascuno deve compiere il proprio percorso evolutivo di vita, secondo i propri tempi e le proprie caratteristiche.

Dopo studi e riflessioni sulle antiche medicine tra cui quella ayurvedica e tradizionale cinese (MTC), riscopro una chicca di saggezza: dai corretti processi digestivi dipende tutto di noi, l’energia vitale, la qualità della vita, i processi di invecchiamento.

Lo sappiamo, ce lo diciamo sempre, “noi siamo quello che mangiamo” dal momento che dalla qualità del cibo dipende la nostra salute: eccesso di zuccheri e carboidrati raffinati, junk food (cibi spazzatura), sono infatti tra le cause delle principali malattie non trasmissibili (diabete, obesità, ipertensione, malattie cardiovascolari, depressione, neuro degenerazione …) (approfondisci).

Ma anche se pensassimo di mangiare sano, rifornendoci di cibi di alta qualità, a “km zero” o anche biologici, seguendo le corrette associazioni alimentari rispetto alla nostra costituzione, sarebbero tutte condizioni necessarie ma non sufficienti.

C’è un’altra condizione imprescindibile da considerare, senza la quale tutto il resto è inutile.

La corretta digestione.

Riflettiamo un attimo, è scontato ma assolutamente prioritario: possiamo assumere i cibi della più alta qualità ma se non si ha un processo digestivo efficiente, perfettamente funzionante non si riuscirà a trasformare il cibo grezzo in elementi assimilabili, ad assorbirne tutti i principi nutritivi, a nutrire le cellule e quindi a svolgere le funzioni vitali in condizioni di equilibrio.

Le medicine tradizionali cinese e ayurvedica l’avevano capito millenni fa e su questo concetto hanno fondato tutto il loro corpus di conoscenze e pratiche per la prevenzione e la longevità.

Ma partiamo dall’inizio ossia dal concetto di Qi che è l’energia vitale che attraversa ogni nostra cellula e ne determina la vitalità. Noi siamo energia e funzioniamo grazie ad essa.

Sono due le componenti energetiche da cui dipende la nostra forza ed energia:

  • l’energia dalla nascita chiamata Qi Prenatale derivante dai nostri genitori,
  • l’energia dalla vita quotidiana chiamata Qi Postnatale derivante dal cibo di tutti i giorni.

Il Qi Prenatale è il corredo di energia vitale che ci è stato donato alla nascita dai nostri genitori e dipende dalla salute dei nostri genitori al momento del concepimento, secondo la medicina tradizionale cinese tale energia è conservata nei reni, rappresenta la base della vita stessa ed è la risorsa che si dovrebbe utilizzare nella vecchiaia quando l’organismo fatica a produrre e immagazzinare energia Qi Postnatale.

Il Qi Postnatale è l’energia che si ricava durante tutta la vita dalla perfetta e completa digestione del cibo che si assume. Tale energia serve per farci vivere ogni giorno, amministrando tutti i processi vitali per utilizzare meno energia Prenatale possibile.

Ebbene, quando il nostro processo digestivo non è perfettamente funzionante, non riesce a ricavare la sufficiente energia dal cibo o quando la dieta è povera di nutrienti per un lungo periodo, il corpo che è una macchina perfetta che necessita di energia per funzionare, va ad utilizzare il magazzino di energia Qi Prenatale localizzato nei reni, iniziando ad intaccare le riserve energetiche destinate per la vecchiaia.

Il forte senso di stanchezza e di affaticamento che si prova in certi periodi della vita o nella seconda parte della vita (indicativamente dopo i 43-45 anni), a causa di una dieta povera di nutrienti, o di mancanza di sonno per lunghi periodi, o di periodi di forte stress, è il chiaro segnale che non disponendo il corpo di energia Postnatale sufficiente (derivante dal cibo), nel tempo le riserve di energia prenatale sono state intaccate, con il rischio che i processi di invecchiamento vengano anticipati o si manifestino in maniera più repentina.

Il Qi Postnatale, che si è visto deriva dall’energia ricavata dal cibo, è come un conto corrente con cui ogni giorno vivi.

Prenderti cura del tuo Qi Postnatale significa preservare il tuo Qi Prenatale che migliorerà la qualità della tua vita e la allungherà.

Come fare allora a prendersi cura del proprio Qi Postnatale?

Attraverso un’attenta revisione del proprio stile alimentare è possibile riattivare e riequilibrare i processi digestivi migliorando la produzione, il trasporto e l’assorbimento dei nutrienti e riducendo la formazione delle tossine.

I due organi coinvolti in questo processo, centrale per la nostra longevità, sono lo stomaco e la milza la cui salute deve essere il nostro obiettivo primario, per i motivi descritti.

Secondo la medicina tradizionale cinese il processo digestivo è paragonabile ad una cottura vera e propria in cui lo stomaco è la pentola e la milza è il fuoco che attiva il calore che trasforma il cibo nella pentola in una zuppa morbida della temperatura di 37-38 gradi. Infatti, solo se il cibo viene trasformato in una zuppa calda, è possibile assimilare e trasportare i principi nutritivi alle cellule che li trasformano in energia.

L’acerrimo nemico dello stomaco-pentola è la secchezza: quando il cibo si secca nella pentola si attacca e si brucia (situazione di infiammazione e gastrite), ecco l’importanza di assumere cibi cotti nel modo corretto, morbidi a sufficienza e proteine con sufficienti quantità di vegetali che donano la giusta quantità di fluidi.

L’acerrimo nemico della milza-fuoco è l’umidità: troppa acqua indebolisce o spegne il fuoco che non riesce a trasformare il cibo in zuppa: si sconsiglia quindi di bere durante il pasto, di consumare cibi troppo liquidi o cibi “bianchi” come latte e derivati che per loro natura favoriscono l’umidità ed il ristagno.

Pertanto, tutto ciò che impedisce allo stomaco-pentola di creare la zuppa morbida di 37-38 gradi (cibo troppo secco o troppo umido o troppo freddo) rappresenta un blocco del processo facendo ristagnare il cibo non processato.

Il cibo non processato si depositerà come fanghiglia nello stomaco trasformandosi in tossine, gonfiore e gas che squilibrano l’intestino ed i sistemi connessi che, non ricevendo nutrimento intaccheranno le riserve di Qi Prenatale, ponendo le basi per il precoce invecchiamento e, nella peggiore delle ipotesi, per la malattia.

Con un’attenta analisi dello stile nutrizionale ed il supporto della riflessologia plantare (approfondisci), il naturopata esperto è in grado di fotografare  e di valutare, in un dato momento, l’efficacia dei processi digestivi, il livello di infiammazione esistente nei vari organi, la quantità esistente di Qi Prenatale e di Qi Postnatale, consigliando una revisione delle abitudini a tavola e delle associazioni alimentari, in funzione delle caratteristiche individuali e costituzionali della persona, per il riequilibrio di tutti i sistemi, ritrovare vitalità e porre le basi per la longevità.

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